News

BERGAMO CAPITALE DELLA CULTURA 2023…CULTURA ANCHE DEL FOOD&BEVERAGE

Qualche giorno fa ho provato a fare un sondaggio sul termine SHRUB su Instagram e ,nonostante siano ormai 5 anni che usiamo questa preparazione sia per i nostri cocktail ,che come ingrediente delle nostre tapas (famoso lo shrub di cachi con il quale abbiamo vinto la Cocktail week 2019 https://www.artisancafe.it/artisan-cafe-vince-la-cocktail-week-2019/) è ancora un mistero a molti nostri follower cosa sia ! 

Certo ,la risposta è : “E’ buono ,quindi va bene così” ma cosa è nello specifico ???

La parola SHRUB  deriva dall’arabo “sharaba”, che significa “bevanda” e fece la sua prima comparsa in un dizionario inglese nel 1747, che la definiva come “una bevanda a base di frutta, zucchero, aceto e spesso alcool”.

Bere aceto è una pratica veramente antica, tra i primi vi furono i Babilonesi, che mescolavano l’aceto di datteri con l’acqua per renderla sicura e bevibile. In Inghilterra veniva utilizzato come conservante per frutta e verdura e come tonico e medicinale.

I medici spesso prescrivevano ai loro pazienti lo shrub, credevano infatti avesse la capacità di rivitalizzare il cuore e curare le malattie.  I marinai pure ne facevano un uso spropositato, spesso il consumo di  shrub era reso obbligatorio proprio dai capitani delle navi che cercavano di tenere lontane le malattie, soprattutto lo scorbuto che era una vera e propria piaga temuta da tutti coloro che solcavano i mari,  una delle malattie più frequenti causata da una carenza di vitamina C.

Durante il XVII e il XVIII secolo lo shrub raggiunse l’apice della sua popolarità, per tre motivi principali:

  1. Iniziò ad essere miscelato con parti alcoliche (rum, brandy e gin)
  2. Nell’apice del contrabbando inglese, i barili di Rum e Genever venivano spesso nascosti in mare, capitava quindi che si sporcassero di acqua salata, che andava a modificare inevitabilmente il sapore del distillato.
    Questo però non era affatto un buon motivo per non berli e per non venderli. Ecco che lo shrub divenne essenziale:veniva aggiunto e utilizzato come correttore di sapidità o per modificare il sapore dei distillati di bassa qualità.
  3. Fece la sua comparsa in America dove, prima della Coca Cola, era definito “la vera e unica bevanda americana” insieme allo Switchel, una bevanda molto simile a base di aceto, zenzero, miele e limone.

Lo shrub perse molta della sua fama con l’avvento della refrigerazione, che divenne ovviamente il metodo più utilizzato per conservare gli alimenti e l’aceto perse la sua utilità.

Oggi sembra essere tornato sotto i riflettori per i numerosi benefici alla salute, che ne fanno una valida alternativa alle bevande zuccherate e ai succhi.
Inoltre con il suo sapore complesso e unico, è diventato un ottima preparazione homemade da utilizzare per personalizzare i nostri cocktails e riuscire ad inserire in maniera estremamente equilibrata un sapore forte e pungente come quello dell’aceto all’interno delle nostre ricette.

ULTIMI ARTICOLI SU ARTISAN BLOG